OLTRE LA TOSSICODIPENDENZA.

Chi era quest’uomo piccolo vestito di nero?

Mi chiedevo 26 anni fa, ridotto ormai ad una larva umana,gonfio e pieno zeppo di eroina,alcool e psicofarmaci.

Che cosa poteva fare per me?

Io, in schiavitù per oltre dieci anni, senza niente in cui credere,neanche la speraza?

Perso !

Articoli Calabria Ora 2006 2010

Anni di dolore ed umiliazioni per tutti.

Che cosa poteva darmi quest’uomo per sottrarmi all’inevitabile conclusione alla quale inesorabilmente

mi stavo avviando?

Era una ultima spiaggia, quando me lo proposero, ed io , non so come, forse, come ultimo atto di buona

volontà,tentai.

Tentai una strada tracciata dal fondatore della Comunità Incontro:Don Pierino Gelmini.

A cui devo molto.

Devo a lui quello che è il massimo dono che ci viene concesso. La vita !!

Non sono cose semplici, sia da capire o solo, da interpretare, infatti sono in gioco

sentimenti tra i più nudi e crudi.

Essi, principalmente, devono essere percepiti al tatto,er farsi aiutare.

Io li dentro,trovai questo !

Mi convinsi ad entrare ed a farmi aiutare.

Don Pierino Gelmini.

Mi piaceva definirlo come un uomo talmente umano, da sembrare una sorta di

extraterrestre, cioè, un uomo, veramente dotato di quei sentimenti veri e puti, di cui si ha bisogno.

Attraverso di questi si può uscire dal carcere della droga.

Altrimenti si rimane segnati, per sempre.

Papà Pierino !

Lo chiamo così perchè per me , ed anche per tanti altri,è stato come un padre putativo.

Che mi ha insegnato a a rivivere, a sognare, ad avere la speranza nel cuore a coltivare la fiducia,a lottare con

coraggio.

Tutte cose che mi sono servite in questi anni e senza le quali non ce l’avrei,mai,fatta.

Devo molto a quest’uomo, salvatore di anime alla deriva, rifiuti della società, e devo molto

alla comunità.

Un uomo che con la sua semplicità e la sua instancabile energia e la sua immensa umiltà

è stato sempre pronto a dedicarsi agli ultimi,cosiddetti tali.

Ho sofferto , quando a Zervò, in Aspromonte,ad agosto, l’ho visto invecchiato e stanco.

Quando, solamente, un anno prima, tuonava contro i malaffaristi.

E mi è scappata una lacrima.

Guarda come lo hanno ridotto?

Disfattisti e delatori miserabili.

Articoli Calabria Ora 2006 2010

Condivido, pezzi di giornale,a firma mia, pubblicati tra il 2006 ed il 2010.

Su quotidiani sia Regionali della Calabria, sia Nazionali.

CALABRIA ORA, TRAINSPOTTING NEWS.

CONTENIAMO IL DRAMMA DROGA.

Il dramma droga e affini non lo si può risolvere , semmai contenere.

La giovinezza, il malessere tipico ribelle dell’età, la società sempre più di corsa

verso tecnologie e sistemi per fare profitto.

Inducono i ragazzi a cercare al di fuori della normale esistenza, realtà alternative in grado

di lenire le lacune che la società offre , rispetto alle quali il ragazzo non prova soddisfazione.

La soluzione?

Per me, l’unica è la prevenzionea tutti i ivelli (famiglia, scuola, chiesa, istituzioni, enti).

TRAINSPOTTING NEWS.

DROGA, CHE FARE?

Non sono d’accordo con il principio della legge sulla droga che innalza il quantitativo

lecito per ogni singola persona,a prima vista, sembrerebbe un sollecito a farne uso e questo è

estremamente sbagliato,visto e considerato che lo spinello fa male.(Droghe leggere).

La tutela della salute infatti è primaria e gode di protezione costituzionale.

La reazione della persona (in maggioranza ragazzi e ragazzini), è diversa caso per caso.

Può essere un trampolino di lancio vertso orizzonti più pericolosi ,come le droghe pesanti.

Può essere addirittura letale per personalità deboli di già.

Può essere che la persona ,come si suol dire, asca di testa e cominci a ragionare e vedere

le cose secondo schemi alterati , da una sostanza che agisce particolarmente sul cervello.

Può essere che la realtà non gli piaccia e si rifugge in un’altra virtuale,e molto probabilmente ciò

piacerà al ragazzo,perchè fa molto ridere e si prova una piacevole sensazione di benessere fisico diffuso

e allora, lo rifarà.

Vogliamo crescere dementi?

TRAINSPOTTING NEWS.

Perchè ,è vero, che ci sono persone che ne fanno uso da tempo immemorabile

e non gli è successo nulla di male.

Però è anche vero, che non questi ragazzi che bisogna tutelare e attenzionare, ma quei ragazzi

più deboli e fragili, maggiormente disposti all’autolesionismo.

Sono questi profili che divono assolutamente godere di max protezione.

TRAINSPOTTING NEWS.

NATURA VOILA’

Siamo in natura, come tali ci stiamo.

CLIMA SI CLIMA NO.

Buffonate.

La natura circonda tutto ed io credo che essa abbia un posto nel creato tutto suo.

Ossia è autonoma rispetto a tutti gli altri accadimenti indotti o meno, da tutte le intereazioni bio chimiche,

dall’uomo, dalla scienza , financo dallo stesso Creatore ultimo, per chi ci crede.

Natura voilà.

Sono stato immerso nella natura tante volte, sia come boy scout, sia come libero pensatore….

Natura voilà.

E’ un sogno !

O almeno si confonde con esso.

Mi piace ricordare delle cascate luccicanti ed un unicorno sulla cascata più alta, poi uno scorrere delle

acque trasparenti e stellari.

Io che correvo da una parte , facendo a gara con un veloce cagnolino,tra le sterpaglie ed i confini naturali di

siepi ed arbusti,come una sorta di incantesimo parallelo.

Lui che mi correva parallelamente ed in combinata salivamo la strada.

Natura voilà.

Poi

un tesoro di faro,nascosto, isolato,verde e selvaggio.

Un faro su un’isola fa un certo effetto.

Circondato dal mare e dalle foreste,per segnalare la giusta posizione alla imbarcazioni, e poi aggiungi

il particolare del film: I Cannoni di Navarone.

Rendono la location ancora più intricante.

Si tratta dell’isola di Tino.

Natura voilà.

Uno scoiattolo di fronte, un laghetto, una montagna di foglie in cui incunearsi con il machete , per farsi strada.

L’immensità del mare ad una certa altezza.

Poi il bosco che ti ammalia con il suo mistero fitto.

Di notte.

Gli alberi ci parlano , se sappiamo ascoltarli.

Infine l’avventura, con la bussola, a scoprire casa diroccate vecchi sentieri e strane mulattiere,

orme indecifrabili e rigogliose piante.

I giochi, il lavoro, gli animali.

Il rispetto.

Natura voilà.

Il colore dei raggi del sole ed il tramonto che si intravede tra gli altissimi faggi.

Lo sport, la musica,la natura offre un ventaglio di opportunità.

Direi che viverla in pieno è una delle cose da fare , prima di morire.

Da soli o in compagnia.

Natura voilà.

Fare una tenda , con i lupi che gironzolano, osservando la sfera celeste ed evitando

accuratamente i vecchi pipistrelli.

Si dorme , ci si sveglia e andiamo a riempire la borraccia al ruscello.

Poi, ti incontri il Capitano Nemo, in groppa ad un asino, con le mosche che gli girano intorno al naso rosso.

Lui ti dice che i lupi, sono in calore, è una figura dell’altro tempo,anzi senza tempo,

e tu ti meravigli,quando ti dice che non ha mai visto una cittadina, con più di duecento anime,

e vorresti dipingerlo in un quadro a olio a tela.

Natura voilà.

Ed allora, le rivoluzioni moderne sono una panacea o sono deleterie per l’anima umana?

Primo.

La transizione verde e rendere l’ambiente pulito è veramente utile ai fini di una sviluppo

omogeneo della popolazione tutta o non è al contrario , una scusa per alcuni facinorosi e facoltosi

manager di lucrare una maggiore forza finanziaria?

Per conto mio, dopo aver sentito varie campane, il pensiero di matrice progressista anti – inquinamento e

sostenibilità, insieme al concetto di progressivo utilizzo parsimonioso e utilitaristico per l’intera

popolazione mondiale mi appare congruo.

In effetti i costi sostenibili per i paesi poveri ed in via di sviluppo devono essere minimi, per ciò che attiene

le problematiche dell’ambiente, dell’ecologia e digitale.

Noi paesi industrializzati, siamo in dovere di assistere una transizione per quanto possibile equa e

seria senza gravare ulteriormente i paesi periferici di oneri insostenibili per loro.

Aiutare a disinquinare,con il green day, o ridurre il gap eco ambientale è sicuramente un ausilio

per quei paesi i cui scarichi e rifiuti di ogni genere causano in quegli ambienti, oltre alle varie trasformazioni

climatiche che subiscono in nome del progresso di ogni ordine e grado.

Ambiente ecologia e digitale , sono le scommesse del futuro.

Per una orizzontale linea ideale , senza carenze e povertà intesa in modo globalizzante.

E qui ci siamo.

Per quanto riguarda , altresì, la politica dell immagine fine a se stessa e della ricerca spasmodica della

bellezza fisica da esternare sui diffusori e amplificatori mediatici, la questione è rilevantissima.

La bellezza attrattrice, deve essere funzionale a d una riscossa del sentimento e dei valori veri.

La responsabilità, non coincide con il bello.

Tutto il fascino del dovere , del lavoro e dello stare insieme, non chè della responsabilità e del servizio

fanno il paio con la bellezza propria di uno slogan, o della bellezza propria stimolatrice di consumo

o della bellezza intesa come valore in sè.

Non sempre bello è sinonimo di responsabilità, anzi.

Questo mi fa pensare allo sfruttamento del corpo a fini di mercato e propagandistici.

Bisogna spostare il baricentro verso l’eleganza dei modi e dei principi, delle regole e dell’educazione .

Formare le menti.

Ambiente ecologia digitale.

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